Paura di morire, ? una cosa molto complessa. Maggior parte della gente hanno paura appena pensare e immagginare. Ma ? normale . Di questo che vorrei parlare. Alcune persone hanno tanta paura di morire, altri di quello che inevitabile, atri ancora di incertezza, altri ancora di lasciare persone care, avendo paura che cosa suceder? con loro: con loro famiglie o pure con suoi figli dopo la sua morte. che loro soffriranno moralmente, che avranno bisogno di denaro o pure solamente di una cura persona cara.
Per quanto riguarda bambini, la paura della morte prima che bambino pu? essere devastante per genitori, ma da altra parte pu? essere anche una parte integrale dell normale svilupo personale. Bambini in totale manca meccanismi sufficentemente protezzione e reazioni quali consapevoleza dela morte e religiose convizione che aiutano a persone adulti ad afrontare una cosa dell genere.
Inolrte anche i bambini, non riescono bene a capire e molto difficele a comprendere, che alcune persone vanno e dopo ritornano, altri se ne vanno per sempre. Paura i bambini hanno dato periodo. Cio? sinifica che capita quasi a tutti in lo stesso periodo. Quindi da qui possiamo capire che questo fatto pu? essere considerato che per bambino arrivato il momento di maturazione della socializzazione dell propiu bambino e anche consapevoleza del mondo circostante.
E il motivo di svilupo questo genere di paura esistno diversi e ognuna persona pu? avere una paura personale. Ma in generale esistono fattori che spesso provocano sta paura della morte.
Allora si dice che fondamentale e piu in comune la paura di fornte la morte ? religione. Religione intrisa idea della morte. Una delle principale idea religiosa della immortalita del anima, provieni dal sentimenti legati alla morte e pensieri su di esso.
Perch? una persona credente s? quello che aspetter?, se anche sar? inferno ma sar? una cosa meglio di incertezza. Anche possono essere persone che in passato avevano una molto profonda trauma psicologica; solo che non volgiono piu spersmentare un emozionante dolore. E alla fine a causa di sua preoccupazione viene fuori la paura della morte. Se fosse tutti questi perone andranno sodisfatti nella propia vita e quella dell loro parenti e amici, in qualche modo saranno preoccupati per quello che potrebbe succedere ? una cosa che di nuovo potr? distruggere le loro vite.
Perh? una volta gi? avevano; che nella vita di loro andava tutto bene, si sentivano in competta sicurezza e sicurezza circondata con tanto amore,ma una volta la loro felicita ? stata distrutta. Ora sono sembre preoccupati che benessere ? molto fragile, ha paura di nuove avversit?, che ? la personificazione piu eclatante della morte.
Un altra causa che provaca paura dell uomo ? la propria esperienza di vita, come esempio collisione o pure la morte di una persona molto cara. Un psicologo americano Bob Deyts parlava per prima volta nell suo libro «Mattina dopo la perdita» che gli americani chiamavano come prima risposta sull perdita di una persona cara. Deyts aveva detto nell suo libro: «Perdita di una persona molto cara purtroppo il caso che cade motlo spesso. Quando sucede una cosa dell genere ? relazione molto naturale un dolore molto profondo. Perdita e il vostro dolore in questa situazione la prima prova che sei una persona reale in carne e ossa.»
In contrasto con il contenuto del libro di B. Deyst «Mattina dopo la morte» puo essere considerata creazione letteraria, Arthur Koestler autobiografia «diaologo con la morte». Idea di questo lavoro ? un noto detto «il modo migliore per vicncere la paura ? guardare nell suoi occhi». Poeta e giornalista britanico A.Koestler in un tempo arrivato molto vicino a capire paura della morte. Nel 1937 lui ? arrivato in Spagna come correspondente militare, stato arestato, e conndanato a morte. Cinque mesi trascorso nell carcere in attesa della sua more.
A questa esperienza Kostler ha dedicato il volume, non ? grande ma in profondit? al interno del significato del testo: «Dialogo con la morte», alla fine dell quale arriva alla conclusione, che «la morte non ? terribile, terrebile solo quell momento che stai per morire» (ora della morte). Cio?, secondo lo scrittore che tutto prematuro, niente paura.
Alora quindi la paura della morte, pu? essere nascosta indietro di altri paure, perch? uomo s? perfettamente bene che arriva un certo momento e la morte inevitabile. E con la realizzazione di questa idea ? molto dura andare avanti.
E se fosse questa paura della morte ? troppo forte, naturalmente colpisci tutta la vita quotidiana, quindi questa paura si trasforma in fobia. Un forte paura della morte si chaima «Thanatophobia».
Quindi siamo arrivati al punto che dobbiamo dire che, la paura nascosta che vive dentro di noi, porta con se un senso di ansia debilitante, irritabilit? incontrollabile, nervosismo e aggresevit?. Nel thanatophia in stato di anima hanno prevalenze scuri «dipinti», ? spesso aggiunto disturbo depressivo.
La gente che soffre di questo, ha diverse caratteristiche come: maggiore vulnerabilit?, irritabilit?, ansia, insicurezza, tendenza ad anello. Molti malati di questo genere, possiamo dire che sono persone, possono essere attribuiti a un certo numero di talento, persone creative.Essi sono inclini alla riflessione costante sull loro, sopravalutate creati idei. Essi sono caratterizzati da testartaggine, egoismo, non resistono alla critica e non prendono le loro opinioni dell altri. Cosi essi hanno scarsa motivazione, inestinguibile desiderio di agire per conto suo scenario immagginato.
Insomma, possiamo analizzare le dichiarazioni sopra citate figure e le manifestazioni caratteriali tanatofobiv, pu? dire che una tale persona, non ? in grado di un’adequata percezione assoluta dell mondo circostante, come la visione e il comportamento, dolorosamente concentrato sull unico obiettivo di mantenere la propia vita. Madobbiamo dire che, non sono tutte le perone che sentono paura della morte sono tanatofobami, perch? ha sentito da qualcuno sulla paura della morte non ? va messo subbito che uno malato di mente e squilibrato. Forse la gente in quella fase li sta passando nella sua vita propia,uno stato di stress a causa della perdita di una persona cara o in fase di lettura un libro con troppi emozioni.
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